lunedì 7 febbraio 2011

IL BISSO, TESORO DI SANT'ANTIOCO


Un anno fa, di questi giorni - era Lunedì 8 Febbraio 2010 - a Basilea la consegna dello stemma della città in bisso e oro nell'ambito della manifestazione internazionale Natur. Chiara Vigo, maestro di bisso, la "seta del mare" ricavata dalla Pinna Nobilis, era l'unico rappresentate italiano al Natur dell'anno scorso: www.natur.ch.

C'era un convegno con 700 relatori che discutevano dell'ambiente e di come l'uomo si rapporta al suo habitat, insieme ad un festival di cinema - sezione FasziNatur - con la presentazione di una gigantesca Arca della biodiversità e la cena di gala. In questa occasione la consegna di Chiara Vigo, ultima depositaria di uno dei più antichi saperi dell'isola di Sant'Antioco, della Sardegna e del Mediterraneo, al Sindaco di Basilea di un'opera unica di inestimabile valore: lo stemma della città, il basilisco (animale magico, uccello con la coda di serpente, le unghie da falco e la posizione di un leone) ricamato in bisso e oro.Si tratta di un dono fatto alla città di Basilea, che ora è conservato nel Museo etnografico svizzero, con un alto significato simbolico. "Il basilisco è un animale magico, creato dall'uomo come simbolo della difesa del mare, della terra, dei popoli e dei diversi modi di essere. Soprattutto a difesa dei bambini, che stiamo trattando male", spiega Chiara Vigo. "Il suo valore non è monetario: è un invito ad essere cittadini del mondo. E ci vuole un uccello con le ali grandi che ci porti da un capo all'altro del mondo affinché ci rendiamo conto di che cosa è il nostro presente e il loro futuro".

Chiara è un Maestro di Bisso. Il nome "maestro di bisso" ha un preciso significato. E' al maschile anche se attribuito a una donna anche perché segue una ritualità che ha a che fare con tradizioni ancestrali, oltre che con la lavorazione a regola d'arte di una sorta di seta del mare usata fin dai tempi biblici dalle massime autorità. Per realizzare il basilisco Chiara Vigo ha impiegato 2 mesi e 48 grammi di bisso: il ricavato di 4 anni di immersioni. Il bisso infatti è un filamento attraverso il quale i più grandi bivalvi del Mediterraneo, le gnacchere o Pinne Nobilis, rimangono attaccati al fondali. Essendo questi animali in via di estinzione, l'estrazione viene fatta solo seguendo certe regole, soltanto a maggio, e in modo da non danneggiarne la riproduzione.

Per ciascun grammo di filo, ce ne vogliono 10 di grezzo. Particolare non trascurabile: il fregio del basilisco ha una parte in lamina d'oro avvolta in seta naturale, residuo della stola da messa di monsignor Mereu Teophilo Dario (1939) , fratello della nonna di Chiara - Leonilde - uno dei pilastri della lavorazione del bisso sull'isola di Sant'Antioco. "E' un onore per me portare il mio basilisco a una città come Basilea, e a una nazione come la Svizzera, dove c'è una grande attenzione per l'arte internazionale e una cultura per la lavorazione della seta" sostiene il maestro Chiara Vigo nel Museo del Bisso vicino alla cattedrale santantiochese " Sant'Antioco può così diventare un ponte anche per altre figure professionali e artistiche, anche in quanto comunità che crede nella produttività di indotto".Durante la fiera Natur, Chiara Vigo ha dato dimostrazione della cardatura, filatura e tessitura del bisso, tutte con metodi naturali. Attraverso l'evocazione dell'importanza della protezione del mare, è stata fatta anche educazione ambientale con bambini e ragazzini delle scuole svizzere.
Nel Museo Vivente del Bisso, è possibile tessere rapporti culturali, conoscere a fondo la lavorazione della seta del mare, la sua storia, e la sua Biologia...non è solo un museo!
Si possono ammirare le tele del Maestro. Chiara Vigo ci tiene a sottolineare che: 'La cortesia è riservata agli Ospiti che hanno rispetto dei Luoghi e delle persone che hanno dedicato la loro vita, perchè la Cultura fosse un bene di Tutti da condividere e Amare.
I Bambini sono preferiti e hanno precedenza assoluta, perchè il Bisso e Il Maestro del Bisso sono loro proprietà.
La fretta non abita qui
Questo è il motto del Museo.'


Dov'è il museo
Nell'Isola di Sant'Antioco, in via Regina Margherita, L' eccezionalità del bisso risiede nel fatto che la lavorazione e tessitura di questo filato risalgono fin all'epoca dei Fenici, e che Sant'Antioco sia uno dei pochi luoghi in Europa dove viva un artista in grado di lavorarlo. La tecnica è tanto delicata quanto impegnativa. Chiara ha imparato dalla nonna Leonilde e trasmetterà questo patrimonio a sua figlia Maddalena, in modo che quest'arte sopravviva.

A Sant'Antioco, in fondali di 3-5 metri, si sviluppa il bisso, la bava secreta dal più grande bivalve del Mediterraneo: la Pinna nobilis. Dopo essere colta nel mese di maggio viene dissalata nello stagno di Santa Caterina per poi essere trasformata in filato.

In antichità, la seta serviva prevalentemente per confezionare preziosi paramenti sacri; oggi è il materiale con cui Chiara Vigo realizza manufatti tessili di grande raffinatezza, come il Leone di Tiro, un disegno di seta dedicato al lavoro paziente e silenzioso delle donne sarde. L'artista, inoltre, ancora oggi utilizza un telaio a tavola, che è la tipologia più antica degli strumenti tessili, particolarmente diffusa nell'antichità perché maneggevole e trasportabile senza difficoltà.

http://www.chiaravigo.com

Informazioni Indirizzo: via regina Margherita 113, 09017 Sant'Antioco, telefono: 0781 828177; 3473302237

1 commento:

  1. chiara vigo è una sorta di sacerdotess-maga...un personaggio davvero meraviglioso!

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