venerdì 30 aprile 2010

PASSEGGIATA IN BICICLETTA


Ancora segnalazioni di interessanti attività in bici: il 9 maggio a SANT'ANTIOCO tutti in giro sulle due ruote...date un'occhiata qui e preparatevi per uno splendido we!
http://www.facebook.com/?ref=home#!/event.php?eid=112248638814338

martedì 27 aprile 2010

Primo: LA STRADA DEL VINO CARIGNANO


Punto di Partenza: SANTADI
Punto di arrivo: CALASETTA
Tempo di percorrenza: 2 GIORNI 1/NOTTE


La Strada del vino Carignano del Sulcis è un viaggio alla scoperta di luoghi, personaggi e imprese audaci. Vi ritroverete immersi in un itinerario che percorre i fertili vigneti di 17 Comuni della Provincia di Carbonia Iglesias, tra i profumi intensi dei prodotti della antica tradizione enogastronomica locale, attività culturali, ambientali, di ospitalità e degustazione dei prodotti.
Da Santadi passando per Sant’Anna Arresi e Giba per arrivare a Sant’Antioco e Calasetta: è questo un percorso, da vivere e gustare lentamente, che vi porterà alla scoperta di sorprendenti cantine, vigneti coltivati a ridosso del mare, accoglienti laboratori artigianali, antichi borghi e suggestivi scorci, inseriti in un’armoniosa cornice naturalistica e culturale.
Il Sulcis Iglesiente è una terra antica dove una delle prime colture apparse fu probabilmente proprio quella della vite e che, grazie ad una terra argillosa e sabbiosa, ha permesso di produrre uve eccellenti come quelle del Carignano che danno un vino dal colore rubino scuro tendente al granato, dal bouquet ricchissimo e intenso, con sentori di prugna cotta, frutta secca e marasche, e dal gusto pieno e ben strutturato.
La prima tappa del nostro viaggio è la Cantina Santadi. In un atmosfera calda e accogliente potrete visitare la cantina e in particolare l’elegantissima barricaia, dove riposa per 18 mesi il pluripremiato Carignano DOC Superiore Terre Brune, “il principe dei vini rossi”, un vino di grande struttura dall’aroma intenso e persistente, e dove assaporare il Rocca Rubia, Carignano DOC Riserva dove si trovano racchiusi tutti i profumi che caratterizzano il basso Sulcis. Dal vino al formaggio il passo è breve, a pochi metri della cantina il caseificio locale offre prodotti di alta qualità. Da non perdere Iuni il famoso Pecorino Sardo D.O.P. pasta compatta e semicotta, dal gusto dolce aromatico.
Proseguendo verso il centro abitato è d’obbligo la sosta in uno dei pastifici artigianali in cui gustare oltre alle Pardulas a girella is Còccias de casu raviolini romboidali ripieni di formaggio fresco di capra e limone, ottimi con il miele di corbezzolo che potrete acquistare in loco.

Lasciamo Santadi e ci dirigiamo verso Sant’Anna Arresi, dove alle pendici del colle di Su Baroni, poco distante dalla Baia di Porto Pino, sorge un vero e proprio tempio del vino. La particolarità della cantina MESA è la sua struttura bianca e modernissima, quasi a rispecchiare la personalità del suo fondatore, Gavino Sanna che sintetizza il moderno e la tradizione decorativa artigianale della Sardegna. I vini prodotti hanno dei vini dei nomi insoliti, tra gli altri il famoso “Buio”, Carignano del Sulcis Doc, barricato dal sapore deciso racchiuso in un elegante e originale bottiglia nera.

Dalle colline di Su Baroni ci spostiamo verso Giba, dove conosceremo la più giovane delle cantine della strada del Carignano, la cantina 6 Mura. Il suo nome particolare è l’assioma di “Su de Is Muras” e richiama il toponimo del territorio che si raccoglie attorno a Giba. Quella di questa cantina è la storia di un amicizia che dura fin dall’infanzia e che lega i cinque fondatori alle proprie origini e alla propria terra. Frutto di questo legame sono i due rossi GIBA e 6 MURA, vini dalla forte connotazione territoriale, il cui profumo ricorda la brezza dei venti salmastri che si alternano alla durezza del maestrale, la sapidità del sale ammorbidita dalla dolcezza e dalla rotondità della macchia mediterranea. Il viaggio del gusto continua in paese dove i panifici offrono una vera e propria specialità la cui ricetta si perde nella memoria, il pane Civraxiu di semola di grano duro con lievito madre cotto nel forno a legna una vera squisitezza se accompagna i sott’oli di cardi, asparagi selvatici e il famoso carciofo spinoso D.O.P..

Lasciamo Giba e ci dirigiamo verso l’isola di Sant’Antioco, dove tra le fragranze del corbezzolo, del lentischio, del mirto e del ginepro si estendono per 250 ettari i vigneti di Carignano coltivati a piede franco, che costituiscono un patrimonio unico al mondo che impreziosisce culturalmente ed economicamente una terra già ricca di storia. Dopo una passeggiata nel centro storico per gustare il Pani con Tamantica (Pane con Pomodoro) specialità locale, ci si dirige verso la Cantina Sardus Pater. Qui la lavorazione sapiente di queste uve e da una vinificazione effettuata secondo antiche regole e moderne tecniche, ha dato vita a vini di eccezionale importanza come “Arenas”, il Carignano Riserva premiato con tre bicchieri nella guida dei vini d’Italia 2009 del Gambero Rosso. Un abbinamento da non perdere è quello con gli affumicati di mare che si possono acquistare in uno dei laboratori artigianali nei pressi del lungomare. Tra tutti il principe è sicuramente il tonno rosso.

Percorrendo l’isola di Sant’Antioco fino alla sua estremità settentrionale arriviamo all’ultima tappa del nostro viaggio, la Cantina Calasetta, dove la lavorazione del vino è una realtà fin dal 1932. Sull’isola il vitigno Carignano si coltiva ad alberello senza il porto-innesto, ovvero “franco di piede”. Questa caratteristica, grazie anche al terreno sabbioso che lo ospita, concorre all’ottenimento di un vino dalla caratteristiche uniche ed inconfondibili nel suo genere, imbottigliato dalla cantina con etichetta “PiedeFranco”, a sottolineare questa particolare tecnica di coltivazione. In nostro viaggio finisce qui, in questo pittoresco paesino dalle case bianche sul mare in cui si gustano deliziosi piatti dagli spiccati sapori liguri: i cous cous di pesce, le gallette croccanti e i fragranti canestrelli sfornati nei panifici locali.


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ITINERARI DI PRIMAVERA


E' primaveraaaaa!!!
Andiamo a piedi e in mountainbike per scoprire le bellezze della nostra terra.
Ma non solo; siccome vi conosciamo bene, sappiamo che non solo siete degli irriducibili sportivi, ma che -forse...ci pare!- amate anche assai mangiare e bere bene. Ed ecco, studiati per le vostre esigenze (eh eh) dei meravigliosi itinerari da godervi con la bella stagione!
SABATO 1 E DOMENICA 2 MAGGIO CAMPIONATO DI MOTO D'ACQUA A MASUA -IGLESIAS- non mancate!!!
http://www.facebook.com/home.php?#!/event.php?eid=120764244607520

lunedì 26 aprile 2010

ESCURSIONI - consigli e racconti


Una nuova sezione per raccontare la nostra terra attraverso i suoi scorci più caratteristici:
sul mare o attraverso i monti, sentieri, mulattiere e strade, incontri ravvicinati di ogni tipo (vedi foto!) panorami e consigli da chi ci è stato...o vorrebbe andarci!domandate, caricate e raccontate!

Buongiorno a tutti!
Il weekend è passato, purtroppo...ma tutti i nostri appuntamenti tra tuffi enogastronomici nel cous cous di carloforte e vertical jigging ?
Come al solito vi invito a sentirvi a casa vostra e creare il vostro spazio sopra questo blog per RACCONTARE, PUBBLICARE, CONOSCERCI TRA DI NOI e FAR CONOSCERE la nostra bella terra e i suoi fantastici eventi a tutto il resto della penisola!!!

mercoledì 21 aprile 2010

SABATO 24 aprile parte la SAGRA DEL COUS COUS di CARLOFORTE...perchè il cous cous a Carloforte?

Perchè la popolazione di Carloforte, di origine ligure, dal 1540 al 1738 colonizzò un piccolo territorio in Tunisia, presso l'isola di Tabarka, nei pressi di Tunisi, assumendo nell'uso alcuni cibi tunisini come il cuscus, ma modificandoli: infatti il cascà non prevede l'abbinamento con la carne.

La ricetta di Carloforte, detta anche "tabarchina", prevede di mescolare alla semola diverse verdure (ceci, piselli, verza, carota, finocchio, melanzana, zucchina, cipolla) ed è aromatizzata con erbe (finocchio selvatico) e spezie: (coriandolo, cannella, chiodi di garofano, anice stellato).

In passato il cascà era un piatto semplice e povero: gli elementi base della sua preparazione erano, oltre alla semola opportunamente lavorata, il cavolo cappuccio o il cavolfiore ed i ceci. Col tempo il piatto si è evoluto, ed alla ricetta base si sono aggiunte le varie verdure di stagione e la carne suina.

IL NOSTRO COUS SU 'GUSTO'


http://www.isoladisanpietro.org/ricettangolo/primi/cashca.htm
...andate a vedere!

SABATO 24 APRILE dalle ore 19.00 torna la
SAGRA DEL COUS COUS di CARLOFORTE