martedì 15 novembre 2011

Sardegnavapore: tutti in treno!

Un modo per riscoprire tempi e ritmi di un passato lontano, in cui l’idea della velocità e della fretta non era stata nemmeno concepita; un’esperienza interessante, divertente, un nuovo –antico- modo di fare turismo in modo lento, lasciandosi il tempo per godere dello spettacolo del paesaggio sardo e delle sue bellezze.


Se almeno una volta nella vostra vita avete sognato di fare un viaggio indietro nel tempo, ecco l’iniziativa che fa per voi: l’Associazione Sarda Treni Storici “Sardegnavapore” organizza per domenica 4 dicembre una meravigliosa escursione da Cagliari a Carbonia Sebariu (e ritorno), con una breve sosta tecnica a Villamassargia – Domusnovas, a bordo di un antico treno a vapore.


Prenotazioni ed informazioni: c/o Marino Piu - tel. 348 2975893 (dalle ore 9,30 alle 12,30)
Programma di massima:
Ore 09,20 partenza da Cagliari Ore 12,00 (circa) arrivo a Carbonia - Serbariu
Ore 17,00 partenza da Carbonia – Serbariu Ore 19,30 (circa) arrivo a Cagliari
Quote di partecipazione
Viaggio A/R: € 32,00
Pranzo (facoltativo): € 12,00
Ingresso al Museo e Miniera di Serbariu (facoltativo): € 4,00

Le prenotazioni termineranno improrogabilmente il giorno 25 novembre 2011 .
Agevolazioni: Bambini da 0 a 4 anni gratis, Ragazzi da 4 a 12 anni € 17,50.

giovedì 10 novembre 2011

Tutti a Carloforte per la Madonna dello Schiavo

Carloforte è una cittadina molto diversa da ogni altro centro della Sardegna e le sue origini liguri, ed in particolare tabarchine, denunciate dal dialetto, dai costumi, dall’urbanistica e dall’architettura stessa, la rendono un luogo speciale e del tutto peculiare.
Una delle tradizioni che maggiormente lega Carloforte alla Liguria è la devozione alla Madonna dello Schiavo: ogni anno, il 15 novembre, la popolazione carlofortina e quella di Pegli, in Liguria, celebrano con una processione questa madonna lignea, al cui ritrovamento è legata una bellissima leggenda.


Si narra infatti che nel 1798, più di 800 cittadini di Carloforte furono rapiti da pirati tunisini e ridotti in schiavitù a Nabeul; tra loro c’era Nicola Moretto che, due anni dopo, nel 1800, trovò per caso sulla spiaggia una Madonnina lignea, che custodì gelosamente, considerandola un simbolo della speranza di libertà, fino al 1803, fino a quando gli schiavi carlofortini, dopo cinque anni di prigionia, ritrovarono la loro libertà e riconquistarono la loro amata città. Durante la fuga portarono con sé quella Madonnina, che chiamarono “Madonna dello schiavo”, e che, da allora, è considerata simbolo della libertà di Carloforte.

Sull’isola si trova anche un piccolo santuario dedicato alla Vergine, costruito fra il 1807 e il 1815, che ha una facciata in stile neoclassico ed un'unica navata, in fondo alla quale, sopra un piccolo altare, è custodita la statua della Madonna.
L’isola di San Pietro, di fronte alla costa sud ovest della Sardegna, è un luogo tutto da scoprire: partendo dal lungomare dei Battellieri, meta delle passeggiate serali, si arriva al molo principale, dove attraccano i traghetti, e sul quale si affaccia piazza Carlo Emanuele III, al cui centro si erge il monumento in onore al sovrano sabaudo dal quale la città prende il nome. Percorrendo le stradine strette e ciottolate che qui, come a Genova, si chiamano carruggi e dirigendosi verso il centro, si arriva al quartiere Castello, dove si trovano le antiche mura di cinta, il forte e la porta del Leone.
Meritano una visita anche il museo civico Casa del Duca, l’osservatorio astronomico e la stazione meteorologica, e ovviamente non si può perdere lo spettacolo del faro, che si trova a Capo Sandalo,dalla parte opposta dell’isola: da qui infatti si gode di un incredibile panorama della costa, accessibile soltanto via mare.
Numerose sono anche le spiagge, tra cui quella rinomata della Caletta e la Bobba, di fronte alla quale si trovano le Colonne, due faraglioni gemelli che si ergono in mezzo ai flutti. All’estremità settentrionale dell’isola di San Pietro, quella che si affaccia sull’isola Piana, tra maggio e giugno si svolge la mattanza dei tonni e durante tutto l’anno sono visitabili le antiche tonnare.
Per chi ama gli animali, e gli uccelli in particolare, l’isola di San Pietro offre uno spettacolo meraviglioso: nella zona di Guardia dei Mori sorge infatti un’oasi LIPU dove, se si è particolarmente fortunati, si può avvistare il Falco della Regina (il Falco Eleonorae).

mercoledì 2 novembre 2011

Iglesias e i suoi splendori

La Sardegna è una moderna isola del tesoro: contrariamente a quel che si pensa non è solo mare, spiagge e nuraghe, ma anche storia e tradizioni che risalgono alla notte dei tempi; alcune zone del Sulcis, poi, hanno radici medievali di cui troviamo tracce importanti ed evidenti nella struttura degli edifici civili e delle chiese.


Nel XIII secolo Ugolino della Gherardesca, Conte dei Donoratico e Signore della sesta parte del Cagliaritano, fece infatti edificare ad Iglesias alcuni degli edifici più belli ed interessanti di tutta la Sardegna: le alte mura fortificate, con le quattro porte e le torri difensive, che cingevano il perimetro cittadino e proteggevano il castello, la magnifica cattedrale di Santa Chiara d’Assisi, che sorge sulla piazza del Municipio, la bellissima chiesa di San Francesco, nell’omonima piazza, e la chiesa della Madonna delle Grazie, in piazza Manzoni, antica sede di un monastero di clausura per le suore Clarisse.
Anche fuori dal complesso murario si trovano importanti edifici risalenti all’epoca medievale, come la chiesa di Santa Maria di Valverde, di cui restano la facciata di conci di trachite rosa e parte delle pareti laterali, e la chiesa di Sant’Antonio Abate, di impianto basilicale, il cui esterno è stato restaurato negli anni ’90.

Il volto medievale di Iglesias è affascinate e misconosciuto e merita davvero di essere (ri)scoperto!