martedì 27 settembre 2011

Gesto, Segno, Disegno a Calasetta - Arte Contemporanea





Gesto Segno Disegno
Rassegna d’Arte Contemporanea
un progetto realizzato da Sémata

TERZA TAPPA

ElleplusElle
Crisa

30 settembre - 5 novembre 2011
MACC Museo d’Arte Contemporanea di Calasetta – via Savoia 2

a cura di Erica Olmetto

Inaugurazione: venerdì 30 settembre 2011 ore 19.00

Inaugura venerdì 30 settembre alle ore 19,00 presso il MACC Museo d’Arte Contemporanea di Calasetta, il terzo appuntamento della Rassegna d’arte contemporanea Gesto Segno Disegno, realizzata dal Comune di Calasetta e organizzata dalla Cooperativa Sèmata e dell’Associazione culturale Dehe.Art con il patrocinio della Provincia di Carbonia Iglesias Assessorato Turismo Eventi e Sport. Il progetto delle mostre, curato da Erica Olmetto, consiste in un ciclo di eventi d’arte che occuperanno i locali del MACC Museo d’Arte Contemporanea di Calasetta fino al 5 novembre 2011.
Nel corso della terza esposizione saranno proposte, dal 30 settembre al 5 novembre, le opere pittoriche dell'artista cagliaritano Crisa (Federico Carta) e l'installazione fotografica del ElleplusElle (Carmen Laurino + Massimo Lovisco), di Potenza, nell’ottica di un confronto tra artisti di diversa origine e di differente esperienza artistica. L’obiettivo del progetto, infatti, consiste nell’integrare diversi linguaggi e forme stilistiche, proponendo differenti livelli di conoscenza e di ricerca degli artisti partecipanti, conformemente al tema della rassegna che si concentra su tre elementi essenziali delle arti visive, il gesto, il segno e la creatività del disegno. Di fondamentale importanza la lezione concretista del maestro Ermanno Leinardi e della sua collezione permanente, conservata nel noto museo civico di Calasetta, e lo spazio a lui dedicato, punto di partenza per un nuovo approccio artistico e termine di confronto ideale per le importanti proposte artistiche in programma, non a caso, evidentemente legate al Museo che le ospiterà nel corso della rassegna.

Si ricorda che nel corso della rassegna, sarà possibile svolgere alcuni laboratori didattici per comprendere meglio i principi fondamentali che guidano l’esperienza artistica:
Gesto segno disegno a cura di Sémata - Federico Cozzucoli Acquerello: il colore e la forma a cura di Sémata - Federico Cozzucoli Acquerello en plain air a cura di Sémata - Federico Cozzucoli Disegniamo il nostro autoritratto a cura di Sémata - Federico Cozzucoli Tempera grassa: Gesto segno disegno a cura di Luca Imperiali Fotografia analogica a cura dell’associazione Melagrana
Erica Olmetto presenta così l'evento:
In questa terza fase della rassegna il confronto sarà tra una fotografa e il suo Gruppo di lavoro e un pittore di nota esperienza trascorsa come street artist, ancora una volta quindi due identità artistiche molto diverse tra loro. Il progetto presentato da ElleplusElle I.D. # (Interno domestico) consiste in un insieme di opere realizzate con diversi linguaggi quali l'installazione, la fotografia e la performance relazionale. L'intento della fotografa Carmen Laurino e del suo Gruppo di perfomers è quello di mostrare, accentuandolo, il prezioso ruolo che l'arte contemporanea riveste nell'ambito delle relazioni sociali e culturali. Per raggiungere lo scopo l'artista propone la realizzazione di tre micro esposizioni coinvolgendo l'interno domestico di alcune famiglie che, per la prima volta assumono il ruolo di galleristi nel territorio dove si svolge la rassegna. La performance consiste nella spedizione di un kit di opere fotografiche da esporre prima del 30 settembre all'interno delle proprie case organizzando l'allestimento e fissando le date per l'inaugurazione delle micro mostre, documentate di volta in volta da altre fotografie. Infine, al termine delle micro esposizioni all'interno delle case, il materiale fotografico e audio visivo raccolto, sarà allestito da ElleplusElle in occasione della grande mostra che si terrà il 30 settembre nelle sale del MACC. Convergente verso una pittura murale e assolutamente grafica è l'opera di Crisa, nome d'arte con il quale l'artista Federico Carta è da sempre conosciuto per i suoi precedenti lavori da street artist. Dai margini... è il titolo della mostra pittorica che l'artista propone per il Museo di Calasetta, dedicata ancora una volta, come molte altre sue opere, alla città. Protagonisti degli sfondi metropolitani non sono i ricchi quartieri urbani ma i sobborghi, dove le persone vivono e sopravvivono in una condizione sociale precaria, ai margini della società. E' questo il fascino che sprigiona dai suoi lavori, strettamente legati alla produzione precedente: la libertà espressiva dell'artista Crisa che incide il suo segno nel muro è ora la stessa del pittore Carta, deciso a riproporre le tematiche di un mondo borderline sulla tela. La semplicità e linearità del gesto si possono cogliere sia nelle opere più grandi che nelle tele di media e piccola dimensione così come nei preziosi e raffinati disegni realizzati su carta oleata”.

Dal 3 ottobre al 4 ottobre laboratori con le scuole elementari e medie di Calasetta, il 5 ottobre laboratorio di acquarello an plain air per ragazzi e adulti presso il MACC.
Il giorno 8 ottobre presso il MACC, in occasione della Giornata del contemporaneo organizzata dall’AMACI, sarà presentato il primo volume del catalogo ebook della rassegna


Un progetto realizzato da Sémata
con la collaborazione dell'Associazione Culturale Dehe.art
per le informazioni e i laboratori didattici:
www.coopsemata.it
coopsemata@gmail.com
+39.0781.805396
+39.347.7007098
Cercaci anche su Facebook alla pagina “Gesto Segno Disegno”

venerdì 23 settembre 2011

Monumenti Aperti a San Giovanni Suergiu


Torna Monumenti Aperti 2011 in Sardegna dopo la pausa estiva e comincia da San Giovanni Suergiu tra l'Isola di Sant' Antioco e la città di Carbonia, in un territorio molto ampio delle tante frazioni che caratterizzano questa zona.

Un luogo assai ricco di testimonianze archeologiche sia antiche che industriali e molte le potremo visitare questo weekend, il 24 e 25 Settembre 2011 per Monumenti Aperti 2011.

In particolare, consigliamo la necropoli di Is Loccis Santus dove si trovano ben 13 domus de janas (che fanno sì che questo sito sia il più importante della zona dopo la Necropoli di Montessu a Villaperuccio).
Da non perdere neppure le trincee sotterranee e le batterie della II° Guerra Mondiale.
Addirittura, quest'anno è previsto un bus navetta gratuito che collegherà i diversi siti, negli orari di apertura (per info 3281458439)

Sabato, 24 Settembre 2011: dalle ore 15.30 alle ore 19.00 (ore 16.00 alle saline);
Domenica, 25 Settembre 2011: dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.30 alle ore 19.00 (ore 10.00 e ore 16.00 alle saline);

Ecco la lista completa dei monumenti visitabili:

Caposaldo VIII Avellino di Palmas Vecchia Castello di Palmas Centrale Termoelettrica Santa Caterina Chiesa di Santa Maria di Palmas Chiesa romanica di San Giovanni Suergiu Introduzione alla Storia di San Giovanni Suergiu Medau Is Loccis Santus Necropoli di Is Loccis Santus Nuraghe Candelargius Nuraghe Palmas Postazione panoramica Matzaccara Rupe antropomorfa Saline Trincee sotterranee e Batterie della II Guerra Mondiale

Medau Is Loccis Santus - Il medau di Is Loccis Santus è uno dei tanti che sin dal ‘700 punteggiano tutto il territorio del Sulcis ed in particolare quello di San Giovanni Suergiu, dove se ne contano ancora circa 60. Si trattava di piccoli agglomerati (i più grandi contano una ventina di case o poco più) in cui abitavano le famiglie che lavoravano i terreni circostanti o vi pascolavano il bestiame e spesso prendono il nome proprio dalla famiglia principale o che per prima vi era andata a stare. Un gran numero di questi borghi è oggi abbandonato, per tanti motivi legati alle trasformazioni nelle attività lavorative prevalenti e per i disagi connessi alla lontananza dal centro urbano principale, divenuto sempre più popoloso nel corso del XX secolo, anche grazie al gran numero di persone che dai medaus si trasferivano in centro. In realtà alcuni di essi (Is Loccis, Is Collus, Is Urigus, che oggi ha anch’esso raggiunto dimensioni considerevoli) godevano di alcuni servizi, in particolare di strutture destinate alle scuole elementari, oggi naturalmente chiuse per mancanza di allievi e per ragioni di razionalizzazione delle spese. Il medau di Is Loccis Santus, in particolare, è uno degli esempi più felici di questi abitati così caratteristici del territorio sulcitano. Mai del tutto abbandonato, esso negli ultimi dieci anni è stato recuperato e ristrutturato, con grande rigore filologico, da una delle famiglie che vi aveva origine, che ne ha fatto una struttura turistica ricettiva estremamente attenta ai valori della tradizione e al rispetto dell’architettura antica. Tutte le case sono state infatti restaurate con mattoni in terra cruda (ladiri) realizzati con il materiale argilloso a disposizione nei dintorni del medau e i tetti con canne e legno come si faceva anticamente. Inoltre, anche le mattonelle e gli arredi sono realizzati artigianalmente in loco e perfino i colori delle pareti esterne sono stati preparati miscelando pigmenti provenienti dai terreni circostanti il borgo.

Per raggiungere il monumento dalla SS 126 seguire le indicazioni per l’omonima necropoli e i cartelli che segnalano il borgo.

Località Is Loccis Santus
(per l'elenco e le spiegazioni complete leggi: http://www.monumentiaperti.com)


I

venerdì 16 settembre 2011

Ecco E-pistemetec:il network culturale tra territori - Arte, Musica ed Eventi ad Iglesias



E-pistemetec: network culturale tra territori - Arte, Musica,Eventi ad Iglesias

La Provincia di Carbonia Iglesias - Ass.to Turismo, Eventi e Sport, nell'ambito del progetto E-pistemetec, organizza due giornate all'insegna della valorizzazione culturale e della promozione del patrimonio dei territori del Medio Alto Tirreno.
E-pistemetec è un progetto comunitario per la costruzione di una biblioteca digitale della cultura scientifica, tecnica e naturalistica comune del Medio-Alto Tirreno.

Il 22 e 23 Settembre ad Iglesias: Incontri scientifici, Arte e Musica per un grande evento di promozione internazionale del progetto.
22 Settembre ITIS "Asproni" via Roma, 45

ore 9.30 Convegno La Digital Library E-pistemetec: cultura e innovazione per lo sviluppo dei territori del Medio Alto Tirreno

23 Settembre Castello Salvaterra*
ore 19.00 Inaugurazione della mostra "On the sea and underground" di Dario Coletti tra costa e interno, tra entroterra e mare, tra miniera e attività della tonnara incorniciato da un paesaggio senza uguali al mondo.
Introducono: Claudio Corrivetti, Postcart Editore e Manuela Fugenzi, photoeditor.
La mostra sarà visitabile dal 24 settembre al 15 ottobre La mostra fotografica “On the sea and underground”,sarà visitabile sino al 15 Ottobre 2011 nei seguenti orari:
Da sabato 24 Settembre a sabato 1 Ottobre: 10 - 12:30/17:30 - 19:30
Da sabato 3 a sabato 15 Ottobre: dal lunedì al giovedì 10 - 12:30; venerdì e sabato: 10 - 12:30/ 17:30 - 19:30
Domenica: chiuso.

ore 20.30 Concerto spettacolo "I canti delle Miniere"
In scena Elena Ledda e la cantante tedesca Agnes Erkens accompagnate dal sassofonista e clarinettista italiano Alessandro Palmitessa e dalla pianista tedesca Laia Genc.
Regia e direzione immagini: Geremia Carrara.


E' un'iniziativa:
PROVINCIA DI CARBONIA IGLESIAS
Ass.to Turismo, Eventi e Sport
in collaborazione con:
COMUNE DI IGLESIAS
Nell'ambito del Progetto E-pistemetec, finanziato dal P.O. Ita-Fr Marittimo. Insieme alla Provincia di Carbonia Iglesias partecipano al progetto: Provincia di Cagliari, Comune di Genova, Comune di Lucca, Comune di Bastia e Consorzio Cybersar.

venerdì 9 settembre 2011

Creuza de Ma a Carloforte


V edizione del festival “Creuza de Ma'”.
Musica per il cinema a Carloforte dall’8 all’11 settembre: Paola Randi, Alessandro Aronadio, Louis Siciliano, Alessandro Piva, Peppe Servillo e il Solis String Quartet
Quattro giornate nel segno del rapporto tra cinema e musica: proiezioni di film, concerti e incontri con musicisti, compositori, registi e attori.
Si rinnova per il quinto anno consecutivo l’appuntamento con “Creuza de Ma”, il festival ideato e organizzato dall’associazione culturale Backstage con la direzione artistica del regista Gianfranco Cabiddu, in programma da giovedì 8 a domenica 11 settembre a Carloforte, il paese sull'isola di San Pietro, a mezz'ora di traghetto dalla costa di sud-ovest della Sardegna.

Il festival, che adotta il titolo della celebre canzone di Fabrizio De André, omaggia sia il grande cantautore genovese, sia le ascendenze liguri del paese fondato nel 1738 da una colonia di pescatori di Pegli: con le sue piazze, i suoi carrugi e gli impareggiabili scorci marini, Carloforte sarà ancora una volta la cornice di un cartellone come sempre fitto e variegato, con ospiti come Peppe Servillo, Alessandro Piva, Paola Randi, Alessandro Aronadio e Louis Siciliano.

Gli incontri
Tutte le giornate iniziano con gli incontri di “Musica per cinema”, il segmento del festival che approfondisce ed esalta il reciproco e indissolubile legame tra la prima e la settima arte. Affidato alla conduzione del musicista e musicologo Riccardo Giagni (autore, tra l’altro, delle colonne sonore dei film “Buongiorno Notte” e “L'ora di religione” diretti da Marco Bellocchio) e dello studioso di musica per il cinema Luca Bandirali, lo spazio ospita quotidianamente registi, attori e musicisti, chiamati a introdurre con le loro testimonianze dirette la proiezione del film che li vede coinvolti.
Inaugurazione giovedì 8 settembre alle 18 al Cinema Cavallera, l’incontro con la regista Paola Randi, che introduce alla proiezione della sua apprezzata opera prima, “Into Paradiso”. In concorso nella sezione Controcampo italiano al Festival di Venezia dell’anno scorso, il film - anche grazie alle grandi prove d’attore di Gianfelice Imparato, Peppe Servillo e della rivelazione Saman Anthony -, è ambientato in una Napoli multietnica e surreale che offre numerosi spunti anche dal punto di vista musicale, con la colonna sonora affidata a Fausto Mesolella (“socio” di Servillo nel gruppo Avion Travel).

Venerdì 9, alle 18 gli incontri si spostano al Cinema Mutua e ospitano Alessandro Aronadio e Louis Siciliano, rispettivamente regista (qui alla sua opera prima) e autore della colonna sonora di “Due vite per caso”, il film che caratterizza la seconda giornata, interpretato tra gli altri da Isabella Ragonese (Nastro d’Argento come migliore attrice non protagonista per questa prova).

Sabato 10 (sempre alle 18 e al cinema Mutua), arriva il momento di “Passione”, l’interessante film tra fiction e documentario con cui John Turturro, una delle star del cinema mondiale, è andato attraverso la musica sulle tracce delle sue origini italiane. Nella pellicola, introdotta da un colloquio con Peppe Servillo (che compare anche tra gli interpreti), si riconoscono altri nomi noti della cultura musicale partenopea, da Massimo Ranieri a Peppe Barra, da Lina Sastri a Raiz, storico leader degli Almamegretta.

Il ciclo di incontri si chiude la mattina di domenica 11 al Cinema Cavallera.
Intorno al tema “Tutte le lingue del mondo” discuteranno ancora, a partire dalle 11, Luca Bandirali, Riccardo Giagni, Alessandro Aronadio, Louis Siciliano insieme al giornalista Enzo Gentile e ai registi Alessandro Piva e Bruno Bigoni. Di quest’ultimo, al termine del dibattito, verrà proiettato “Il colore del vento”, film che torna sulle rotte del viaggio alla ricerca delle sonorità del Mediterraneo, realizzato da Fabrizio De André insieme a Mauro Pagani in vista della composizione dell’indimenticabile album “Creuza de Ma”.

Omaggio ai maestri: Volonté & Morricone
Anche questa volta il festival si mette sulle tracce dei grandi del cinema. Si esplora un legame artistico dai fecondissimi risultati: quello del grande Gian Maria Volonté con Ennio Morricone, autentico monumento vivente del cinema e della musica italiana nel mondo.

Venerdì 8, sabato 9 e domenica 10 al Cinema Cavallera, vengono proiettati (alle 19.30) tre fra i film più significativi che schierano questi due straordinari protagonisti del cinema italiano: nell’ordine, “Sacco e Vanzetti” di Giuliano Montaldo, “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto” e “La classe operaia va in paradiso”, entrambi di Elio Petri.

Il doveroso omaggio al grande Gian Maria Volonté è collegato con il Premio a lui dedicato, ideato da “Le Isole del cinema”, il circuito di festival gemellati e dedicati ognuno ad un tema specifico, che oltre che “Creuza de Ma” per la musica, conta “Una notte in Italia” di Tavolara per la regia, il festival “La valigia dell'attore” di La Maddalena per la recitazione, e “Pensieri e Parole” dell’Asinara per la scrittura e la sceneggiatura.
Grazie a questa iniziativa il circuito “Le isole del cinema” ha ricevuto a luglio un riconoscimento dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano, la prestigiosa medaglia della Presidenza della Repubblica.

I concerti
Fin dalla giornata di apertura (giovedì 8): alle 20 al Cinema mutua va in scena un “Omaggio a Napoleone”, a cura del Coro del Conservatorio di Cagliari, per un appuntamento curato dal Consorzio Sviluppo turistico di Carloforte. Alle 22, invece, nella piazza Repubblica ancora musica col concerto della Banda musicale dedicato a celebri pagine di colonne sonore del cinema.

Venerdì 9 particolarmente atteso il concerto proposto : alle 22 sul palco di Porta Leone è in programma l'omaggio a un pioniere del cinema in Sardegna, Fiorenzo Serra: “OMAGGIO a Fiorenzo Serra” suite in viaggio tra film e musica di Romano Usai e Mauro Palmas, spettacolo che fonde le immagini realizzate da Serra nella Sardegna degli anni ’50 e ’60 con la musica affidata a Simonetta Soro (voce), Mauro Palmas (liuto cantabile), Maurizio Geri (voce e chitarra), Vieri Bugli (violino), Marcello Peghin (chitarre), Silvano Lobina (basso) e Alberto Pisu (batteria).

Sabato 10 alle 22 ancora il palco di Porta Leone attende invece la musica di xooo, il concerto che schiera Peppe Servillo (voce) e il Solis String Quartet (Vincenzo Di Donna, violino; Luigi De Maio, violino; Gerardo Morrone, viola; Antonio Di Francia, cello) chiamati a interpretare la grande tradizione musicale napoletana.
Domenica 11 - Solis String Quartet è anche il protagonista dell’appuntamento che, come da tradizione, chiude ogni anno “Creuza de Ma”: “Cinema Naturale”, il concerto al tramonto che (con inizio intorno alle 19) va a “commentare” il calar del sole sul mare di Capo Sandalo, in uno degli angoli più belli dell’isola e dell’intera Sardegna.

Il dopo festival
Per tre serate, da giovedì 8 a sabato 10, al Giardino di note, comincia verso le 23.30 una seconda parte di programma informale e stimolante. Nel corso di questi appuntamenti il giornalista Enzo Gentile presenta ogni sera celebri clip e film musicali: giovedì 8 un estratto del “Concerto per il Bangladesh”, primo grande evento benefico (che 40 anni fa inaugurò quel nobile filone), venerdì 9 “Let it be”, il celebre film-concerto dei Beatles (mai pubblicato in vhs e dvd), e sabato 10 il documentario “Pasta Nera” di Alessandro Piva (con le musiche di Riccardo Giagni) che sarà alla sua prima proiezione dopo la presentazione al Festival di Venezia. Da segnalare anche, la notte di venerdì 8, Louis Siciliano impegnato a eseguire alcune canzoni del già citato film “Due vite per caso” insieme al gruppo romano Vondelpark, e sabato 9 la sonorizzazione dal vivo a cura di Luca Bandirali di “Animal Crackers”, capolavoro dei fratelli Marx.

“Creuza de Ma” si avvale del contributo del contributo POR FESR 2007-2013 della Comunità Europea, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e dell'Assessorato del Turismo della Regione Autonoma della Sardegna, del Comune di Carloforte, della Provincia di Carbonia-Iglesias, della Fondazione Banco di Sardegna e del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna.

Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito.

www.festivalcarloforte.org

venerdì 2 settembre 2011

Festival Dall’Isola dell’Isola di una Penisola





Dal 30 agosto al 4 settembre è di scena a Carloforte il festival internazionale Dall’Isola dell’Isola di una Penisola.

Arrivata alla sua XV edizione, la manifestazione è organizzata dall’associazione Botti du Schoggiu con la direzione artistica della regista Susanna Mannelli.

Strade, piazze e vicoli che dal porto risalgono il piccolo centro dell’isola di San Pietro fino all’antico quartiere di Porta Leone saranno trasformati in palcoscenico per numerosi spettacoli dedicati a grandi e piccoli.
Come ogni anno, il festival diviene anche un modo per visitare e conoscere il suggestivo paese e scoprirne angoli nascosti ed incantati, degustarne la gastronomia, conoscerne le peculiarità.

Nuovo circo, teatro di narrazione e di strada e poi musica, concerti (prevalentemente nello spazio del Giardino di Note) nonchè documentario d’autore...Non perdetevelo!
Tutte le info e il programma su: http://www.botti-carloforte.it/www/rassegna.php?Id=19










giovedì 1 settembre 2011

Festival Jazz - approfondimenti artisti



COMUNICATO STAMPA N°12
XXVI EDIZIONE
“AI CONFINI TRA SARDEGNA E JAZZ 2010”
Ricordiamo che quest'anno (26 Agosto – 4 Settembre 2011) è la XXVI Edizione del festival

Sempre in piazza Del Nuraghe Sant'Anna Arresi per la settima serata della rassegna “Ai confini tra Sardegna e Jazz” potremo vedere alternarsi sul palco i Defunkt, capitanati da Joseph Bowie, alfiere del funk-rock, e il quartetto di Jeff Berlin.
In particolare, i defunkt, attivi sin dalla fine degli anni settanta, porteranno sul palco di Sant’Anna Arresi il loro personalissimo tributo a Jaco, riarrangiando i brani più significativi della carriera del bassista americano e proponendo il loro set che, sicuramente, infiammerà la platea arresina.
Jeff Berlin con il suo quartetto formato da Dany Gottlieb alla batteria, Richard Drexler al piano e contrabbasso, vedrà la partecipazione di Othello Molineaux alla steel drum. Molineaux, già compagno di Jaco per tutta la sua carriera solistica, formerà con Berlin una sezione ritmica che farà rivivere il mito di Jaco ai piedi del Nuraghe Arresi.
Il set dei Defunkt previsto per le 21 e 30, sarà trasmesso in diretta radio
su Radio3 Suite dalle 21 e 10.

JEFF BERLIN
Jeff Berlin è figlio d'arte, suo padre era infatti cantante di opera lirica e sua madre pianista.
Sin da piccolo era considerato un prodigio al violino e passò al basso a 14 anni, studiandolo tra l'altro al Berklee College of Music di Boston.
A partiredagli anni '70 ha cominciato a suonare con muicisti famosi ed a pubblicare album solisti. Ha suonato per diversi anni con Bill Bruford (batterista di Yes e King Crimson e fondatore degli UK). Famoso è il suo rifiuto all'invito di entrare nella band di Van Halen. Ha suonato dal vivo ed in studio con artisti come Pat Metheny, Van Halen stessi, Rush, Stanley Clarke, Yes (Anderson Bruford Wakeman Howe), Allan Holdsworth, Kazumi Watanabe. Fra i suoi album solisti:Pump it!,Taking Notes, In Harmony's Way e Lumpy Jazz.
Ha collaborato in un video con il giovane ma già virtuoso Frank Gambale, oltre al celebre batterista Vinnie Colaiuta.
Il suo stile è fortemente legato alla fusion, ed è paragonabile a quello di Jaco Pastorius, sebbene Berlin suoni un basso con tasti (anziché fretless) e abbia preso più volte le distanze dagli imitatori di Pastorius.
Oltre alla creazione di un basso ispirato a lui, anche l'azienda produttrice di amplificatori gli ha dedicato un amplificatore: il Mark Bass CMD 151 P Combo Jeff Berlin.
Da sempre nel campo della didattica è anche noto come critico musicale e fu membro fondatore del Bass Institute of Technology di Los Angeles e, più tardi, della Players School of Music di Clearwater in Florida. Regolarmente pubblica articoli ed editoriali per molte riviste di settore, inclusa la Bass Player Magazine.


DEFUNKT
Nel 1979, Joe Bowie ed alcuni amici provenienti dal teatro newyorkese “La Mama”, formano una band jazz funk alla quale danno il nome Defunkt.
Con le parole di Janos Gat, sceneggiatore ungherese appena scappato da Budapest (in compagnia della ragazza di “Stranger than paradise”) e la tagliente sezione di fiati in stile rhythm & blues composta dal fratello Byron Bowie e dal trombone di Joe, divennero una presenza costante nella scena downtown rock meglio conosciuta come No Wave, in compagnia della bohéme dell’epoca, costituita da una bizzarra miscela di punk, studenti d’arte, beatniks, amanti del funk e della fusion, folli creatori di rumore ed ogni altra categoria di reietti dell’East Village.
La jazz fusion (precedentemente al debutto di Defunkt) era la più innovativa evoluzione del linguaggio jazzistico in quegli anni ma progressivamente si era svuotata dell’energia e della creatività degli esordi trasformandosi in una noiosa pratica autoindulgente. Defunkt lanciò dunque l’ormai inevitabile guanto di sfida, riprendendo ed aggiornando alla contemporaneità ciò che Miles Davis face con il jazz-­‐funk all’inizio degli anni ’70.

Ornette Coleman e James Blood Ulmer stavano
simultaneamente abbattendo le stesse barriere, sebbene Defunkt gettò le basi
per una rivoluzione del jazz-­‐funk, introducendo elementi dello speedmetal nello
stesso momento in cui venivano esacerbate e velocizzate le componenti ritmiche
del funk. La formazione di Bowie avrebbe dovuto, giustificatamente, ispirare una
nuova era del jazz-­‐funk, non soltanto rivolgendosi alla descrizione del degrado urbano e dei demoni personali di Joe, ma soprattutto per la fertile reinterpretazione della collisione di stili musicali propri della New York del periodo, sostanzialmente la principale fonte di ispirazione per la band.
Audace, furiosa, chirurgicamente precisa e tagliente, brutalmente onesta e credibile per
l’uomo della strada, la musica di Defunkt mise a soqquadro le esistenti categorizzazioni di jazz e funk e, se altri avessero seguito la stessa strada, siate sicuri che il mondo attuale sarebbe infinitamente più interessante.
Sfortunatamente, una nuova ondata di musicisti pop si stavano occupando di anestetizzare il funk per creare una miscela insignificante ed immediatamente digeribile ad uso e consumo della controrivoluzione voluta dal mercato discografico. Questi funksters di cartone con il loro armamentario di giacchette con le spalline non ebbero alcuna difficoltà ad essere riempiti di dollaroni dai magnaccia delle grandi case discografiche. Nello stesso periodo Defunkt trovò un certo successo in Europa. Particolarmente memorabile fu il concerto all’Embassy Club di Londra, che lasciò una folta platea di nuovi adepti letteralmente elettrizzati e sconvolti da ciò che ebbero visto ed ascoltato. Il NME descrisse l’evento affermando che “i Defunkt sono per il funk esattamente ciò che i Sex Pistols sono stati per il rock”, frase ben poco corretta, se non fosse altro che dopo i concerti dei Sex Pistols praticamente ogni ragazzino si organizzò a formare una band mentre solo un ristrettissimo numero di gruppi si ricordano di menzionare Defunkt tra le loro influenze”. Negli ultimi 25 anni Defunkt ha registrato 15 album e Joe Bowie è divenuto un’officiante del funk in ogni angolo del pianeta, proponendo costantemente la propria musica e collaborando con altri funksters come Dave Doran, Sigi Finkel, Wolf Wolf a Jean-­‐Paul Bourelly. Nel frattempo Bowie si è pure occupato di mantenere le relazioni con artisti creativi del jazz, suonando con David Murray, Ethnic Heritage Ensemble, Yuseef Lateef e Adam Rudolph, Sam Rivers’ Big Band in occasione del suo 75mo compleanno e la Oliver Lake Big Band. Nel 2003 Joe Bowie si è felicemente trasferito ad Amsterdam, da dove è nuovamente partito alla ricerca di nuove collaborazioni con artisti europei e del mondo intero. Il ritorno di Defunkt Millennium a New York City promette di liberare ancora una volta la leggendaria energia e vitalità di una band imprescindibile.