venerdì 22 aprile 2011

RITI PASQUALI IN SULCIS IGLESIENTE ...ancora!


In tutto il Sulcis Iglesiente sono in corso i riti della Settimana Santa. A SANT'ANTIOCO nella parrocchiale di San Pietro si svolge la processione dei misteri. Per le vie della parrocchia di Nostra Signora di Bonaria si svolge la via Crucis vivente. Il Giovedì, dopo la celebrazione della messa “in Coena Domini”, alle 20 si celebrerà l'ora santa. Il Venerdì, dopo la celebrazione della passione di Cristo, dalla Basilica partirà la processione solenne con le statue del Cristo morto e della Madonna che lo piange. Un rito che si perde nella notte dei tempi seguito ogni anno, nel tradizionale percorso, da una grande folla.
Sabato, giorno che precede la Pasqua caratterizzata dalla processione di “s'incontru”, è la giornata del silenzio con veglie pasquali nelle chiese dove sono stati allestiti i “sepolcri”.

Inoltre, quest'anno nei giorni intorno alla Pasqua all'Arena Fenicia di Sant'Antioco ci sara' :
Potere alla Parola, Festival di culture giovanili http://www.potereallaparola.net/
dal 24.04 al 25.04 - NON MANCATE!


A VILLAMASSARGIA Suoni di tamburi e «matraccas», pathos e preghiera, natura e antichi castelli. Questo e altro ancora nel corso della settimana santa a Villamassargia, nel cuore della valle del Cixerri, in Sardegna. si inizia il Giovedì sera con la Lavanda dei Piedi, la sacra rappresentazione dove viene rievocato il gesto di umiltà di Gesù che lava i piedi ai suoi discepoli prima della morte.
Il venerdì si svolge il rito dell’Adorazione della croce seguito da SU SCRAVAMENTU ovvero la deposizione di Gesù dalla Croce con la lettura del Vangelo accompagnato da figuranti e dai Babbalottis con abito bianco penitenziale che simboleggia la purificazione.
Il momento della Resurrezione dà l’avvio alla festa nelle sue forme sacre e profane. La Santa Messa della Resurrezione si svolge il Sabato Notte con la veglia pasquale e la benedizione dell’Acqua, del Fuoco e del Cero all’interno della bellissima chiesa romanica della Madonna delle Neve.
La Domenica mattina è dedicata all’incontro tra i simulacri della Madonna e del Cristo Risorto in Piazza del Pilar.

In particolare, approfondimento:

Da vedere: la partenza della processione la Domenica delle Palme nella bellissima chiesa della Madonna del Pilar eretta dal maestro De Garnas nell'anno 1307. Maestose palme secolari fanno da quinte naturali alla folla dei fedeli e non potrebbe esserci ambientazione più appropriata nel giorno che proprio da questi alberi prende il nome.
Curiosita': il giovedì della settimana santa, dopo il tramonto, vi è la processione dell'Addolorata, espressamente dedicata alle donne.

IL VERO EVENTO: Il «processo e funerale di Gesù». Il venerdì sera un sinistro rumore di martelli riecheggia tra le volte benedette, esce, s'insinua tra i vicoli e le case in terra cruda del paese, tra quei cento telai che ancora lavorano copriletto e cuscini a «ispipiasa a manupigara» o «isa kokkiteddha ko a pai» (disegni tradizionali). Poi ecco il Cristo e il rito dell'Adorazione della Croce, seguito da «su scravamentu»: è la deposizione in un prezioso simulacro del Seicento, accompagnata da una lunga schiera di figuranti in abito spagnolo e dai babbalottis in abito bianco penitenziale, che simboleggia la purificazione. Un corteo partecipe accompagna l'Addolorata al seguito del povero corpo straziato.

La chiesa gotica-catalana della Madonna della Neve. (Sabato notte, Messa)
Qui prende avvio la festa nelle sue forme sacre e profane.
Domenica la messa e poi tutti al grande pranzo a S'Ortu Mannu, uliveto storico con piante millenarie, tra cui l'esemplare più imponente di tutto il Mediterraneo: «sa Reina», con una circonferenza di oltre sedici metri.
Il Lunedì dell'Angelo, con il tradizionale pane di semola «su coccoi» e la scena si sposta al bosco di Orbai, culla del vecchio villaggio minerario omonimo, ristrutturato e visitabile, le cui tracce di sfruttamento risalgono all'epoca romana. Irti sentieri, gole scoscese, essenze endemiche, profumi si mischiano in una vera foresta selvaggia. Non a caso la zona è parte dell'ecomuseo della valle del Cixerri e qui ha sede il centro naturalstico di Santa Mariedda dove è possibile dedicarsi a trekking, freeclimbing, mountainbike e molte altre attività.

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